Il cervello è una macchina estremamente complessa e anche piccoli cambiamenti di temperatura possono influenzare il delicato equilibrio chimico tra le strutture coinvolte.
“Una personalità incapace di riconoscere, distinguere ed esprimere emozioni e sentimenti”, questo è quanto emerso dalla perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise di Milano e firmata dallo psichiatra forense Elvezio Pirfo, in merito ad Alessia Pifferi.
L'ipnosi è un tema affascinante che suscita molta curiosità. Spesso utilizzata in spettacoli di intrattenimento e talvolta al centro di romanzi, film e serie televisive di successo, questa pratica millenaria, utilizzata da anni in contesti terapeutici, è ancora oggi permeata da leggende metropolitane.
Dal punto di vista biologico, la ricerca neuroscientifica sulla psicopatia ha individuato disfunzioni cerebrali specifiche che coinvolgono circuiti neurali importanti per la regolazione delle emozioni e del comportamento. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche della personalità psicopatica e i circuiti cerebrali coinvolti nella psicopatia.
Da ciò che sappiamo, le ricerche sul rapporto tra amnesia e crimine violento si sono spesso dedicate allo studio dei fenomeni dissociativi nelle vittime e/o nei testimoni di un crimine, ma raramente si è andata a studiare l’insorgenza di tale fenomeno negli autori di reato. Tuttavia, diversi studi riportati in letteratura fanno emergere la natura traumatica di un crimine, al fine di spiegare la perdita di memoria in presenza di un reato violento anche in un offender.
L’ibristofilia rappresenta la tendenza a provare attrazione sessuale e mentale di tipo morboso verso persone che hanno commesso crimini di varia natura.
Secondo il Merriam-Webster è stata la parola più cercata nel 2022 “Manipolazione psicologica di una persona per un lungo periodo di tempo tanto da indurre la vittima a mettere in dubbio la validità dei propri stessi pensieri, della propria percezione della realtà o dei propri ricordi. […] Porta a confusione, perdita di fiducia in sé e di autostima, incertezza sulla propria stabilità mentale e dipendenza dal manipolatore”.
Ascoltare un minore durante un procedimento penale significa andare incontro alle sue esigenze, valutarne l'idoneità a testimoniare e aiutarlo a fornire il proprio apporto nel modo meno traumatico possibile. Il minore deve sentirsi libero di parlare e di potersi esprimere apertamente, nella sua estrema genuinità.
Con il termine “Neurosociologia” si intende quella disciplina che vuole unire in sé lo studio delle neuroscienze e della sociologia. In particolare, questa disciplina indaga la relazione che intercorre tra strutture neurali e interazioni sociali, al fine di spiegare come questi due fattori si influenzino vicendevolmente.